Le serrature meccaniche fanno la loro comparsa fin dall’epoca degli egizi; gli Africani furono i primi ad accorgersi della necessità di chiudere a “chiave” le loro proprietà. Naturalmente ci furono delle serrature più o meno complesse a seconda della ricchezza delle singole persone.
Le serrature raffiguravano Dei, animali, scene familiari a seconda della religione di appartenenza.
Riportiamo di seguito un esempio storico di serratura a chiave con “mappe”
Dimensione della serratura: cm 31 x 10, con ferrature
Dimensione del catenaccio: cm 14 x 3
Descrizione della chiave: chiave in legno a due denti, l = cm 12, con due denti in ferro
Provenienza: regione di Bandiagara
Con il passare degli anni le serrature meccaniche si sono raffinate, hanno diminuito di molto le tolleranze, si è ampliata la gamma delle misure, si sono create nuove tipologie.
Nel mercato odierno le serrature meccaniche si dividono principalmente in due: serratura a cilindro e serrature a leve o doppia mappa
Qui di seguito cercheremo di familiarizzare con i costituenti, ed i nomi, che compongono un cilindro, cercando di capirne i principi di funzionamento, mettendoci così in una posizione più idonea per giudicarlo.
Il cilindro è quella parte intercambiabile che accoppiato alla serratura permette di azionare il catenaccio.
Può presentarsi con diverse forme: cilindrica, sagomata od ovale.
Esso è composto da un corpo fisso o statore, nel cui interno è alloggiato un rotore o nucleo recante longitudinalmente la fresatura del profilo in cui scorre la chiave.
Requisiti necessari ad un cilindro per essere considerato di sicurezza:
Elenchiamo di seguito i requisiti fondamentali che contribuiscono a rendere di sicurezza un cilindro.
1) il dispositivo è un segmento a forma di U al widia che protegge il rotore da tentativi di estrazione, e due perni al widia proteggono il corpo dalla perforazione
2) la camma speciale ARS unisce i due barilotti e garantisce la massima protezione contro i tentativi di estrazione del rotore e lo spezzamento del corpo del cilindro
3) i pistoncini antigrimaldello evitano la manipolazione e la codifica del cilindro con conseguente apertura senza effrazione
4) ci deve essere in fase costruttiva una particolare attenzione alla tolleranza dei singoli componenti. Minore è la tolleranza, maggiore è la sicurezza del cilindro. Anche per questo motivo è giustificato la differenza di prezzo tra un cilindro di sicurezza e un normale cilindro d’ottone
5) i cilindri normali a basso costo sono d’ottone; i cilindri di sicurezza devono rispettare alcune caratteristiche: possono avere il corpo e le parti principali in ottone ma devono avere delle leghe speciali acciaiose per il rotore e statore, devono avere dei dispositivi di sicurezza descritti nei punti 1), 2), 3)
6) il numero di combinazioni della chiave è fondamentale per la sicurezza del cilindro; un buon cilindro deve avere, come parametri di sicurezza, un profilo longitudinale, un profilo trasversale o verticale e un sistema valido di perni; due profili indipendenti consentono di ottenere insieme al sistema dei perni miliardi di combinazioni diverse. Ogni combinazione chiave-cilindro deve essere unica
7) la duplicazione della chiave deve essere controllata da un tesserino personalizzato comprendente un codice chiave unico; non ci deve essere la possibilità di poter avere due codici chiave uguali in tutta Europa. Questo deve essere garantito.
Le serrature a leve si distinguono da altri sistemi di chiusura perché il meccanismo che determina l’apertura o chiusura, da cui si genera poi la cifratura della chiave, è regolato da un complesso di leve.
La chiave con codice esatto, quando viene introdotta nella serratura (vedi fig. 2) e girata, alza le leve e sposta il catenaccio; ogni singolo dente della chiave comanda una leva. Avendo il codice esatto della chiave, il mentonnet ha la possibilità di oltrepassare la scanalatura di scorrimento e di spostarsi di una mandata.
Le chiavi delle serrature a lastre sono definite chiavi a mappa, nel caso di chiavi ad una sola ala, e chiavi a doppia mappa nel caso di chiavi a due ali.
La qualità di una serratura a lastre, dipende in modo rilevante dalle tolleranze di fabbricazione, che oltre a determinarne il buon funzionamento ne caratterizzano il grado di sicurezza nei confronti d’eventuali tentativi d’aperture indesiderate.
E’ opportuno inoltre che siano previsti accorgimenti antimanipolazione ed antitrapano. Nelle attuali produzioni ogni costruttore si sbizzarrisce creando proprie dimensioni, attacchi di fissaggio, forme di chiavistelli e loro corsa, scrocco comandato dalla maniglia, rinvii alto/basso, ecc.
E’ importante anche e soprattutto come viene fissata la serratura sulla porta; bisogna controllare che il costruttore inserisca tra la serratura e la lamiera esterna una placca di acciaio al manganese che impedisca la trapanazione.
Allo stato attuale delle cose, è difficile affermare se sia migliore il sistema a perni e pistoncini delle serrature a cilindro, oppure il sistema a gorges delle serrature a lastre.
Entrambi presentano vantaggi e svantaggi:
Nel sistema a lastre, dove è la chiave ad andare verso la serratura installata all’interno della porta, vi sono maggiori possibilità di protezione contro i molteplici tentativi d’effrazione. Tale protezione nelle serrature a cilindro, essendo questo costretto a sporgere dalla porta per offrirsi alla chiave, diventa più problematica e genera costi più elevati.
Dal canto loro, i cilindri hanno il vantaggio:
1. di poter utilizzare una chiave più corta e di dimensioni generali più contenute rispetto ad una chiave a doppia mappa, caratteristica che si rivela d’importanza non trascurabile, sia per maggior maneggevolezza, sia per la facilità di custodia
2. di poter essere masterizzati, operazione impossibile nelle serrature a lastre di essere protette contro la duplicazione incontrollata, grazie alla tessera di proprietà
3. di una maggior robustezza intrinseca non avendo denti alti e sottili che invece spesso si riscontrano nei modelli a mappe.
La scelta di un sistema di chiusura, se a lastre o a cilindro, non è generalizzabile ed è, quindi, da considerare in funzione del contesto in cui va realizzata e della particolarità della porta e ambientale.
Va in ogni caso ricordato che la sicurezza non dipende tanto dal tipo di sistema utilizzato, ma dalla qualità, metodologia ed accorgimenti installativi che concorrono ad elevare un sistema da “normale” a sistema d’alta sicurezza.
L’argomento “serrature elettroniche” è vastissimo. Potremmo parlarne per pagine e pagine, ma non mi sembra il contesto appropriato.
Le serrature elettroniche da un ventennio a questa parte venivano montate solo nelle Banche o uffici ad alto rischio. Ultimamente però data le loro particolari funzioni e con la diminuzione del prezzo si sono imposte anche nel mercato del “privato cittadino”.
Possono essere usate come interblocchi per due o più porte; per controllare, gestire e sorvegliare una o più porte; per chiudere ingressi di condomini e residenze; rendere più sicure gioiellerie, banche, uffici notarili, legali, ecc.
Il mercato offre una serie di prodotti svariati; ce ne sono di più economici, di più sicuri, di più affidabili.
L’importante è che ci si deve fidare assolutamente del rivenditore, conoscerlo personalmente e affidarsi completamente alla sua professionalità. Essendo un discorso particolare deve essere una persona qualificata e competente, che assieme al cliente può vedere e riuscire a trovare una soluzione particolareggiata e più semplice possibile.
Noi abbiamo selezionato personalmente i prodotti e in tutti questi anni abbiamo tratto le nostre considerazioni e fatto le nostre scelte.
Abbiamo in negozio una serie di prodotti elettronici che coprono interamente tutta la gamma delle problematiche dell’utilizzatore finale.
Abbiamo una serie di referenze che ci hanno permesso di essere sul mercato da quasi cent’anni.
Piccolo estratto, più significativo, dei clienti che hanno voluto i nostri prodotti elettronici:
SERVIZIO ASSISTENZA SERRATURE
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